La nettarina, detta anche più comunemente pesca noce perché completamente liscia, ha avuto origine dalla Persica Laevis, della famiglia delle Rosacee, genere Prunus. La sua presenza nel nostro territorio è molto antica, e col nome di pesca noce, assieme alla pesca cotogna, è citata nel grande trattato di agricoltura seicentesca “L’economia del cittadino in villa”. La caratteristica che principalmente distingue la nettarina è la buccia glabra e il colore intenso che vira fortemente al rosso. Ha sapore piacevolmente zuccherino, una polpa consistente che può essere bianca o gialla, e un elevato contenuto di succo dovuto alla notevole quantità di acqua.
La pesca è un frutto originario della Cina, dove è considerato simbolo di immortalità. Dal lontano oriente giunge in Persia, paese da cui deriva anche il nome scientifico del frutto Prunus persica, e da lì si diffonde poi in tutto il bacino del Mediterraneo grazie alle conquiste di Alessandro Magno. La pesca è il frutto estivo per eccellenza grazie alle sue caratteristiche organolettiche, alla succosità e alle proprietà dissetanti. Le varietà si distinguono in base alla buccia, al nocciolo e alla polpa che può essere gialla o bianca.
La pesca gialla si distingue perché è succosa, profumata e dal sapore leggermente acidulo. In cucina è ideale per preparare dolci, marmellate e conserve. La pesca a polpa bianca è particolarmente profumata, ha una consistenza più filamentosa e un nocciolo aderente. È un frutto molto dolce e perfetto in cucina per le macedonie.