Il kiwi è un frutto originario della Cina, e già più di settecento anni fa, alla corte del Gran Khan era considerato una prelibatezza. Agli inizi del ‘900 il frutto, il cui nome scientifico è “Actinidia chinensis”, arriva in Nuova Zelanda dove conosce una grandissima produttività e da dove viene poi esportato in Europa e negli Stati Uniti. Il nome kiwi deriva da un uccello non volatile, rivestito di piume lunghe e sottili e dotato di un lungo becco, tipico della Nuova Zelanda. Attualmente la Nuova Zelanda e l’Italia sono i principali produttori di kiwi; il frutto ama le zone più calde e nel nostro paese ha trovato il luogo ideale nelle vicinanze del Lago di Garda, dove risente del clima mite. La vicinanza delle montagne determina inoltre maggiori escursioni termiche tra il giorno e la notte nel periodo precedente alla raccolta, con una conseguente maggior concentrazione nei kiwi, di elementi nutrizionali fondamentali quali vitamine e polifenoli.
È un frutto molto ricco di vitamina C, di fibre, di vitamina E e di potassio. La pectina in esso contenuta crea un appagante senso di sazietà, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contribuisce a migliorare il transito del cibo nel tubo intestinale. Il kiwi si consuma generalmente al naturale, opportunamente sbucciato, o in macedonia. In gastronomia è usato anche come guarnizione ed è spesso utile nella preparazione di sciroppi e liquori.